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Gattò di Santa Chiara

di Simona Milani
Gattò di Santa Chiara

Il Gattò di Santa Chiara è un lievitato morbido, soffice e saporito, piatto tipico realizzato dalle monache Clarisse nella festività dell’11 agosto

Buongiorno amici ed amiche e buon mese di Agosto!
Eccoci qui puntuali con la ricetta relativa alla rubrica “Alla mensa coi Santi“, scritta ogni mese insieme alle amiche Miria e Monica, rubrica che ho notato piacervi molto e, sinceramente, è interessante anche per noi che ogni volta scopriamo cose nuove e molto arricchenti, che magari neppure immaginavamo.
La nostra bella Italia è ricca di tradizioni anche appunto legate al culto dei Santi e soprattutto in meridione troviamo feste e ricette interessantissime.
Questa mia del Gattò di Santa Chiara, arriva proprio dal monastero della santa; pensate che in occasione della ricorrenza, le monache erano solite preparare questa pietanza succulenta, che è a metà fra un pane ed uno sformato/torta salata…
E’ stato piacevole scoprirla, fra l’altro su un libro che è da poco entrato a far parte della mia libreria culinaria e che mi piace un sacco: è “la cucina di conventi e monasteri” edito da San.Paolo.
Da qui ho estrapolato la ricetta, che comunque già in rete avevo visto e che mi aveva conquistata al primo colpo 😉
Che ne dite, a voi non fa gola?

Gattò di Santa Chiara

Ha appena dodici anni Chiara, nata ad Assisi nel 1194 dalla nobile e ricca famiglia degli Offreducci, quando Francesco d’Assisi compie il gesto di spogliarsi di tutti i vestiti per restituirli al padre Bernardone.
Conquistata dall’esempio di Francesco, la giovane Chiara sette anni dopo fugge da casa per raggiungerlo alla Porziuncola; il santo le taglia i capelli e le fa indossare il saio francescano, per poi condurla al monastero benedettino di S.Paolo, a Bastia Umbra, dove il padre tenta invano di persuaderla a ritornare a casa.
Si rifugia allora nella Chiesa di San Damiano, in cui fonda l’Ordine femminile delle «povere recluse» (chiamate in seguito Clarisse) di cui è nominata badessa e dove Francesco detta una prima Regola.
Chiara scrive successivamente la Regola definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il «privilegio della povertà».

Per aver contemplato, in una Notte di Natale, sulle pareti della sua cella il presepe e i riti delle funzioni solenni che si svolgevano a Santa Maria degli Angeli, è scelta da Pio XII quale protettrice della televisione.
Erede dello spirito francescano, si preoccupa di diffonderlo, distinguendosi per il culto verso il SS. Sacramento che salva il convento dai Saraceni nel 1243.
Muore sempre ad Assisi l’11 agosto del 1253 e viene canonizzata nel 1255 da Alessandro IV nella cattedrale di Anagni.

E’ la patrona della televisione (come già scritto sopra), i suoi emblemi sono il giglio e l’Ostia, e viene festeggiata il giorno 11 di Agosto

Dal sito Santi e beati.it

Gattò di Santa Chiara
Gattò di Santa Chiara

Gattò di Santa Chiara

Simona Milani
Il Gattò di Santa Chiara è un lievitato morbido, soffice e saporito, piatto tipico realizzato dalle monache clarisse nella festività dell’11 agosto
Preparazione 20 minuti
Cottura 1 ora 40 minuti
Tempo di lievitazione 2 ore 15 minuti
Portata brunch, lievitato
Cucina Italiana, tradizionale
Porzioni 8 porzioni

Equipment

  • forno
  • planetaria

Ingredienti
  

  • 250 g farina bianca 00
  • 125 g mozzarella
  • 100 g prosciutto cotto a dadini
  • 1 patata
  • 2 uova
  • 50 g burro (la ricetta originale prevedeva lo strutto)
  • 1 cucchiaino zucchero
  • 1 cucchiaino sale fino
  • 10 g lievito di birra fresco

Istruzioni
 

  • In una ciotola miscelare 4 cucchiai di farina (prese dal totale generale)con lo zucchero, il lievito e 50 ml acqua naturale tiepidina.
    Ottenere un composto omogeneo, coprirlo con pellicola alimentare e lasciar lievitare in luogo tiepido per circa 50 minuti.
  • Nel frattempo lavare la patata, lessarla per circa 30-40 minuti da quando l'acqua comincia a bollire; una volta cotta lasciarla intiepidire, spellarla e passarla allo schiacciapatate.
    Mettere nella planetaria la farina rimasta, il composto lievitato, la patata in purea, il burro, le uova ed iniziare ad impastare col gancio apposito; mentre impasta aggiungere un cucchiaino di sale fino e proseguire.
  • Una volta che il composto è bello morbido ed amalgamato, aggiungere sempre con le fruste in azione, i dadini di cotto e la mozzarella a tocchettini, impastando ancora.
    Rivestire uno stampo rettangolare dai bordi alti con un foglio di carta forno, poi rovesciarci il composto all'interno e di nuovo sigillare con pellicola, lasciando lievitare per circa un'ora e mezza in luogo tiepido al riparo da correnti d'aria.
  • Quando mancano 10 minuti pre-riscaldare il forno a 180°, poi trascorso il tempo indicato, togliere la pellicola ed infornare il gattò per 40 minuti.
    Sfornare, lasciar intiepidire e poi sformare e tagliare a fette, servendolo tiepido o a temperatura ambiente.

Note

Si conserva per un paio di giorni in luogo fresco ma non umido, in un contenitore ben chiuso ermeticamente.
Keyword gattò, Santa Chiara
alla mensa coi santi

Spero questa ricetta vi sia piaciuta; come sempre potrete visionare tutte le ricette pubblicate finora, cliccando sull’immagine come quella riportata qui sopra, che trovate a lato destro del blog.
Vi diamo appuntamento al prossimo mese con altre ricette della nostra bella tradizione italiana!

Dimenticavo di dirvi che Monica questo mese realizzerà il budino di Santa Chiara
Miria invece espatrierà onorando San Fanurio con una ricetta cipriota, la fanouropita.

Colgo l’occasione per salutarvi, dandovi appuntamento a presto con un post ad alto contenuto uncinettoso 😉
Buone vacanze e buon relax a tutti voi

A presto

simona

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12 commenti

speedy70 2 Agosto 2021 - 10:05

Grazie Simona, non conoscevo questo lievitato…Lo farò alla mia nipotina Chiara per il suo onomastico!

Rispondere
Simona Milani 4 Agosto 2021 - 11:00

Sono certa che lo gradirà moltissimo, noi l’abbiamo spazzolato 😉
Un caro saluto

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Daniela 1 Agosto 2021 - 23:17

Molto molto gustoso!
Un abbraccio e buon inizio di settimana ^_^

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Simona Milani 4 Agosto 2021 - 10:59

Sì, in effetti è da provare! Ti stupirà… 😉
Buonissima giornata

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lea 1 Agosto 2021 - 20:34

Ricetta deliziosa, non vedo l’ora di provarla!

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Simona Milani 4 Agosto 2021 - 10:59

Fammi poi sapere che ne pensi 😉
Buona giornata

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Miria 1 Agosto 2021 - 17:36

5 stars
che spettacolo, sofficissimo e ricco, questo qui da me non durerebbe mezza giornata.

Un bacio

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Simona Milani 4 Agosto 2021 - 10:53

In effetti anche da noi è durato davvero poco, è super buono ed irresistibile 😉
Bacioni amica mia!

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Monica 1 Agosto 2021 - 15:59

Mi aspettavo una ricetta del tutto diversa, è stata una vera sorpresa!!
E sì hai proprio ragiona…fa una gran gola!

Un abbraccio grande
Moni

Rispondere
Simona Milani 4 Agosto 2021 - 10:52

Infatti non è il solito gattò come ci aspettiamo, è una sorta di lievitato ricco e soffice, insomma una vera scoperta golosa!
Ti abbraccio e buona giornata

Rispondere
CLAUDIA 1 Agosto 2021 - 11:28

E’ molto particolare e dall’aspetto e ciò che c’è dentro anche molto gustoso! Un abbraccio, io stacco per una mesata! ci sentiamo su whattsap :-***

Rispondere
Simona Milani 4 Agosto 2021 - 10:51

Bravissima cara, anche io farò le mie meritate vacanze dal web prendendomi tempo con calma!
Ti abbraccio forte forte, e grazie 🙂

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