Il riso e latte – ris e lacc è un’antica ricetta dolce contadina, povera ma ricca di bontà. Da aromatizzare a piacere, è una merenda perfetta
Da piccola, soprattutto nelle lunghe giornate d’inverno, amavo stare ad ascoltare i racconti della mia nonna, racconti della sua infanzia e della sua vita di campagna.
la nonna Gina era figlia di contadini, nata ai primi del novecento ed aveva visto e vissuto ben due guerre, una peggio dell’altra, sperimentando anche la miseria più nera.
I suoi racconti erano comunque bellissimi perché, nonostante quelli passati non fossero stati tempi propriamente belli, lei era stata felice, vivendo la sua infanzia con i fratelli e le sorelle in campagna.
La vita si svolgeva all’aperto, fra scuola, faccende di casa, imparare a farsi la dote, accudire gli animali di casa, andare a lavorare in campagna e giocare spensieratamente sull’aia.
Quanta miseria ho vissuto…questa era la sua frase tipica.
Ma nonostante tutto, il cibo non mancava mai…
Il pollaio era sempre rifornito di uova fresche; il granoturco era stipato nel granaio, e pronto per essere macinato e farne polenta e pane giallo…
Il latte non mancava, la mucca era sempre lì, nella stalla e così anche il maiale, pronto ad essere ammazzato verso Natale per farne ogni ben di Dio da gustare per tutto l’anno.
Il campo produceva foraggio per gli animali, grano, l’orto era fiorente e l’uva dava del buon vinello che il capostipite bisnonno Luigi centellinava a tavola coi figli più grandi.
Anche il riso era sempre presente, al posto della pasta; le risaie erano vicine e quindi ci si riforniva a sacchi, che venivano anch’essi conservati per tutto l’inverno.
E se si desiderava un dolce?!
Beh, con i tempi che correvano era difficile, lo zucchero e l’olio erano razionati (grazie a Dio il burro si produceva col latte della mucca di casa).
Qualche volta la bisnonna Giulia preparava delle polentine dolci, una sorta di tortine zuccherate da mangiare col mosto o con la frutta matura..
Quello che però si preparava con frequenza e che era la merenda preferita soprattutto nei mesi invernali, era il riso e latte – ris e lacc in lombardo, comfort food di quei tempi di miseria.
Il riso c’era; il latte anche.
Bastava un cucchiaio di zucchero e poi si poteva aromatizzare a piacere: una spruzzata di cannella, del cacao, se si era fortunati anche con un cucchiaio di marmellata fatta dalla bisnonna.
E andava giù, bello caldo, dolce, confortante; magari mangiato nella stalla, mentre fuori imperversava il freddo e rigido inverno, col ghiaccio e tanta neve.
Mentre si mangiava questa merenda (che spesso poi riempiva lo stomaco fino a cena e faceva sì che dopo si mangiasse solo qualcosina) spesso si diceva il rosario tutti insieme.
Da piccola ne ho mangiato tanto anche io di riso e latte; la nonna me lo preparava ma io lo amavo al cioccolato e lei, in fase di cottura non metteva limone ma una bella cucchiaiata di cacao solubile.
Denso, cremoso: una delizia scalda cuore e stomaco.
Per questo che, appena visto il tema di questo mese de “L’Italia nel piatto dedicato ai dolci regionali senza glutine”, beh: non ho avuto nessun tentennamento.
La mia ricetta sarebbe stata proprio questa: il riso e latte – ris e lacc ricetta lombarda contadina che voglio dedicare alla mia nonna Gina lassù…ti voglio bene e mi manchi ogni giorno di più!
Una ricetta povera, ma ricca di ricordi, di storia; una ricetta da non dimenticare.
Riso e latte – Ris e lacc ricetta lombarda contadina
Ingredienti
- 250 g riso originario
- 2 cucchiai zucchero
- 1 litro latte intero
- 300 ml acqua naturale
- 1 limone non trattato
- q.b burro
- q.b cannella macinata
Istruzioni
- In una capace casseruola dal fondo spesso versare il latte, unire l'acqua , lo zucchero e la noce di burro, portando ad ebollizione.Una volta a bollore, versare il riso e lasciar cuocere a fiamma media, mescolando spessissimo, per circa una ventina di minuti (ottenendo la consistenza di un morbido risotto cremosissimo).
- Spegnere la fiamma, mantecare con altro burro a piacere, unire la scorza grattugiata del limone (solo la parte gialla) poi distribuire in tazzine individuali e spolverizzare con abbondante cannella macinata.Gustare ben caldo.
Note
- Il ris e lacc si può anche realizzare in versione salata, omettendo lo zucchero, aggiungendo in cottura un pizzico di sale e della noce moscata grattugiata.
- Al posto della cannella è possibile spolverizzare con abbondante cacao amaro; in questo caso non mettere la scorza di limone alla fine.
Qualche altra ricetta dolce a base di riso, pubblicata nel tempo?!
Questo riso e latte per esempio, dolce tipico preparato per la festività dell’ascensione in campania, e più precisamente nelle zone di Benevento.
O ancora quest’altro risolatte profumato al tè con albicocche e timo, molto chic.
E per altre ricette tipiche lombarde sul mio blog, basterà cliccare QUI!
Il tema di questo mese, per la rubrica de L’Italia nel piatto, è: “Dolci tradizionali regionali senza glutine”.
Io, per la Lombardia ho preparato il Riso e latte – Ris e lacc ricetta lombarda contadina, che potete vedere spiegato sopra.
Qui sotto invece vedrete le altre proposte, una per ciascuna regione, scritte da tutte le altre blogger partecipanti.
Valle d’Aosta –
Piemonte –
Liguria – Torta levantina di castagne
Trentino Alto Adige – Torta di Fregoloti gluten free
Veneto – Il Tressiàn, dolce veronese di farina di mais
Friuli Venezia Giulia –
Emilia Romagna – Il budino di Minerbio
Toscana – Torta di riso e uvetta
Umbria – Torcolo al latte senza glutine
Marche –
Lazio – Maritozzi senza glutine
Abruzzo – Torta di mandorle civitellese
Molise – Pizza crema e amarene senza glutine
Campania – Torta caprese
Puglia – Paste di mandorle
Basilicata – Paparotta di mosto senza glutine
Calabria –
Sicilia – Gelo di caffè
Sardegna – Amaretti
Ringrazio le ragazze che mi hanno accolta con piacere nel gruppo, ringrazio voi che mi seguite sempre con affetto e vi ricordo anche la mia pagina Pinterest, Facebook e Istagram!
Qui invece la pagina Facebook e qui la pagina Instagram de “L’Italia nel piatto”, dove potrete vedere tutte le belle proposte che ogni mese vi raccontiamo
Ora vi saluto e a presto, con nuove idee e ricette pasticcione!
Un abbraccio
16 commenti
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Credo che riso e latte sia nei ricordi di molte di noi. Non ci crederai, ma in casa mia si faceva anche una versione salata, di cui purtroppo non ho ricette. Bravissima 🙂
Si, esiste anche la versione salata, ma la nonna prediligeva quella dolce 😉
Un caro abbraccio e buona serata
Un grande classico che riporta indietro nel tempo.
Proprio così! Un abbraccio e buona giornata 🙂
Anche da me si fa riso e latte ed è una ricetta che amo moltissimo!
Mi sa che in tante zone d’Italia si fa, del resto fa parte della antica tradizione contadina…
Un grande abbraccio!
Vicine geograficamente e anche la cucina ne risente!
Anche in Veneto questa era una delle merende più gettonate una volta!
A mia figlia piace molto e ogni tanto gliela faccio… un modo per tramandare antiche e sane ricette!
Ciao,
Elisa
Che bello, si hai proprio ragione e sono felice che anche la tua ragazza apprezzi tutto ciò!
Un abbraccione anche da parte mia 🙂
È sempre bellissimo leggerti Simo! Ho immaginato la tua nonna Gina, in campagna, felice con il poco del periodo…Grazie per il tuo bel racconto e per questa ricetta deliziosa! Buona domenica amica mia.
Bacio grande,
Mary
Quanti racconti, li ho tutti impressi nella mente….avresti dovuto conoscerla la Gina, saresti stata ore ad ascoltarla, ne sono certa.
Semplice, umile ma con un gran carattere, ha avuto una vita travagliata che l’ha resa saggia ed unica.
Un abbraccio grande amica mia e grazie come sempre <3
Te lo dico ogni volta che le tue buonissime ricette sono accompagnate da storie bellissime. Di riso e latte ne ho sempre sentito parlare ma non l’ho mai assaggiato, devono essere buone entrambe le versioni. Un caro abbraccio
Mi piace legare le mie ricette, dove posso, ai ricordi e alle tradizioni di casa…
Credo sia bello farle conoscere!
Provalo il riso e latte: quando le temperature si abbasseranno un po’, sarà davvero una coccola golosa anche se povera.
Un abbraccio grande <3
Un post bellissimo, che ho adorato riga dopo riga. Mi sono emozionata nel leggerlo, soprattutto verso la fine perché ho ripensato alla mia nonna e a quanto mi manca. Hai dei ricordi meravigliosi di lei!
Riso e latte lo conosco benissimo, da noi è tradizione mangiarlo con il limone e la cannella, mai provato con il caco o con la marmellata. Però sai che bello gustarlo nella stalla…
A proposito, sarei curiosa di conoscere la ricetta delle polentine con il mosto cotto.
Baci.
Le nonne….che patrimonio.
Quanto ci hanno lasciato, quanto ci hanno insegnato!
Le polentine col mosto cotto a casa mia non erano d’uso, ma posso informarmi 😉
Bacioni e grazie per le tue belle parole!
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