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Taralli di San Rocco glassati

Al profumo di limone

di Simona Milani
Taralli di San Rocco glassati

I Taralli di San Rocco glassati sono dei biscottini della tradizione Abruzzese semi-dolci, golosi, allegri e coloratissimi.

Buongiorno amici ed amiche, come state?!
Il gran caldo qui ha dato qualche giorno di tregua (anche se ci sono stati temporali devastanti, ma vabbè…), quindi la Simo ha riacceso il forno per realizzare queste bontà..
Ecco a voi i Taralli di San Rocco glassati, dei dolcetti (che in realtà non contengono lo zucchero se non in abbondanza nella copertura) tradizionalmente cucinati in Abruzzo per il 16 di agosto.
La ricetta l’ho estrapolata da quello che è diventato il mio fido aiutante in questa ricerca, ovvero il libro de “I dolci delle feste” edito da Slow Food editore.
Il libro riporta, insieme alla ricetta, un po’ la storia di questi taralli…
Dice infatti che in Abruzzo, sono una ventina le località che celebrano la festa patronale di San Rocco, in onore di Rocco di Montpellier, il 16 di agosto.
Questo santo rimane il più invocato, dal XV secolo in poi, come protettore dalla peste.
Tuttora viene considerato, negli ambienti cattolici sulle due sponde dell’Atlantico, un baluardo contro le epidemie, le grandi catastrofi e le malattie gravissime.
A Cepagatti, un comune collinare della Val Pescara, il 16 agosto lo si festeggia con un palio, una sfilata di carri e questi taralli golosi a lui dedicati.
Sono praticamente delle ciambelline dolci glassate con una spolverizzata di codette di zucchero; io ho amato il profumo di limone dato dalla scorza all’interno.

taralli di San Rocco glassati

Parliamo un po’ di questo Santo che oltre come dicevo essere il protettore degli invalidi, dei malati infettivi e dei pellegrini è anche patrono della città di Montpellier, dove è nato nel 1345.
Il suo emblema è il cane insieme ai simboli del pellegrino.
Le fonti su di lui non sono molto precise, quindi non è possibile scrivere una biografia in piena regola, anche se dagli studi fatti si è riusciti a stilarne una.
Nasce da genitori cristiani ricchi e benestanti, e secondo varie fonti, con una croce vermiglia sul petto.
Intorno ai vent’anni di età, dopo la morte di entrambi i genitori, decise di dedicarsi totalmente a Cristo vendendo tutti i suoi beni, affiliandosi al terz’ordine francescano e recandosi a Roma come pellegrino.
Si dice che proprio durante questo pellegrinaggio, si fermò ad Acquapendente per curare i malati di peste, operando delle guarigioni miracolose che aumentarono la sua fama.
Peregrinando per l’Italia centrale si dedicò ad opere di carità e di assistenza promuovendo continue conversioni.
Sarebbe morto in prigione, intorno all’anno 1376 (o 79, non si sa di preciso) ad Angera, dopo essere stato arrestato da alcuni soldati perché sospettato di spionaggio.
Invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, il suo culto si diffuse fortemente nell’Italia del Nord, legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste.
Gregorio XIII introdusse il nome di Rocco nel Martirologio Romano, e nel 1694, Innocenzo XII prescrisse ai Francescani di celebrare la festa con rito doppio maggiore.

Dal sito di Santi e beati.it

Taralli di San Rocco glassati

Taralli di San Rocco glassati

Simona Milani
Taralli di San Rocco glassati sono dei biscottini della tradizione Abruzzese semi-dolci, golosi, allegri e coloratissimi.
Preparazione 30 minuti
Cottura 10 minuti
Tempo di asciugatura della glassa 2 ore
Portata biscotti, dolce, ora del tè
Cucina dolce, Italiana, tradizionale
Porzioni 2 teglie da forno

Equipment

  • forno
  • fruste elettriche
  • planetaria con gancio a foglia (a piacere)

Ingredienti
  

  • 500 g farina 00
  • 15 g lievito per dolci
  • 3 uova intere
  • 1 albume
  • 150 g zucchero a velo
  • 1 limone non trattato
  • q.b latte
  • q.b olio extravergine d'oliva
  • 1 pizzico sale fino
  • q.b codette o zuccherini colorati

Istruzioni
 

  • Accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 200°; rivestire con carta forno due teglie belle grandi.
  • Sbattere le uova intere con un pizzico di sale; su una spianatoia setacciare la farina col lievito (è possibile farlo ed impastare anche con la planetaria).
    Con una forchetta ( o con la planetaria) amalgamare le uova con farina e lievito, unire la scorza del limone grattugiata, il pizzico di sale, ed iniziare ad impastare unendo a più riprese pian pianino un goccio di olio e poi di latte, fino a raggiungere una consistenza liscia ed omogenea, non appiccicosa ed elastica.
  • Staccare delle piccole porzioni di impasto e farne dei piccoli vermicelli lunghi poco meno di una spanna e spessi un dito, che poi andranno uniti a formare una ciambellina, saldandone bene le estremità.
    Adagiare ciascun tarallo sulla teglia, distanziandoli ben bene fra loro; cuocerli in forno a 200° con funzione statica per circa una decina di minuti: devono dorarsi appena, non rimanere troppo bruniti.
  • Mentre i taralli cuociono, preparare la glassa, montando con le fruste elettriche l'albume insieme ad un cucchiaio di succo di limone; poco alla volta, sempre con le fruste in azione, aggiungere lo zucchero a velo, ottenendo così una bella meringa morbida ma compatta.
  • Una volta cotti, sfornare i taralli e lasciarli raffreddare su di una gratella per dolci; una volta freddi, glassarli, con l'aiuto di un pennello da pasticceria o in silicone, e successivamente, una volta ricoperti tutti, spolverizzarli con le codette colorate.
    Lasciar asciugare la glassa per alcune ore prima di degustarli.

Note

  • si conservano per alcuni giorni tenuti in luogo fresco e non umido, chiusi in un barattolo o scatola ermetica.
Keyword San Rocco, taralli
Taralli di San Rocco glassati

Questo mese, Miria che partecipa con me a questo bel progetto, ci mostrerà la Torta di Sant’Alessandro.

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Come sempre questo che vedete sopra è il nostro banner; si trova a lato destro del mio blog, voi potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Inoltre, ogni primo giorno del mese, la nostra rubrica arriverà puntuale da tutti voi…
Come fatto finora, ognuna di noi vi parlerà di una ricetta legata ad un Santo in particolare, cercando di comporre anche un piccolo menù.
Qui sotto invece vedete la nostra bellissima mappa interattiva!

Qualche mia altra bella ricetta per festeggiare i Santi di Agosto, fatta nel passato?!
Sempre per San Rocco, io tempo fa avevo realizzato questi saltimbocca, mentre per Sant’Alfonso invece, queste deliziose cotolette
Invece per Santa Chiara, ecco il famoso Gattò in suo onore.
Provatele; le ricette dei santi e della tradizione hanno sempre una marcia in più!

Ora vi saluto, come sempre vi ringrazio e vi do appuntamento anche sui miei canali social PinterestFacebook e Istagram ed anche sul mio nuovissimo canale Youtube…vi aspetto!
Un like ed un seguimi sono sempre apprezzatissimi, grazie di cuore 🙂

Spero che i miei Taralli di San Rocco glassati vi siano piaciuti, e…
Alla prossima!

simona

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