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Cotolette di Sant’Alfonso

di Simona Milani
cotolette di Sant'Alfonso

Le cotolette di Sant’Alfonso, impanate e arricchite da prosciutto e formaggio, prendono spunto da un’antica leggenda legata al santo

Buongiorno amici ed amiche e buon primo del mese!
Mamma mia siamo già ad Agosto; questa estate sembra eterna, forse per il fatto che ha iniziato a far caldo moooolto presto, chi lo sa.
Sta di fatto però che io e le amiche Monica e Miria non manchiamo mai ad una puntata dell’appuntamento con la rubrica “Alla mensa coi santi” che vi piace sempre tanto e che arricchisce noi per prime…
Sì, è proprio così perchè ogni mese per noi è una ricerca; è arricchimento a livello culturale nello scoprire tanti aneddoti legati ai santi protettori e alle belle tradizioni che li riguardano.
Questo mese io vi voglio parlare di Sant’Alfonso; ammetto che di lui non sapevo veramente nulla, nè tantomeno conoscevo questa ricetta a lui legata.
Ma vi racconterò di lui proprio qui sotto, in modo che anche voi possiate saperne qualcosa di più!

Cotolette di Sant'Alfonso

Queste cotolette sono un piatto semplice e povero, ma ricco di gusto e bontà.
Vengono legate a Sant’Alfonso per un’episodio che viene raccontato su questo sito (da dove ho anche preso la ricetta di queste cotolette) molto particolare.

Ma iniziamo a capire chi è Sant’Alfonso Maria de’ Liguori… (notizie prese dal sito Santi e beati.it)

Alfonso Maria De’ Liguori nasce a Napoli il 27 settembre 1696 da genitori appartenenti alla nobiltà cittadina.
Studia filosofia e diritto; dopo alcuni anni di avvocatura, decide di dedicarsi interamente al Signore.
Ordinato prete nel 1726, Alfonso Maria dedica quasi tutto il suo tempo e e il suo ministero agli abitanti dei quartieri più poveri della Napoli settecentesca.
Mentre si prepara per un futuro impegno missionario in Oriente, prosegue l’attività di predicatore e confessore e, due o tre volte all’anno, prende parte alle missioni nei paesi all’interno del regno.
Nel maggio del 1730, in un momento di forzato riposo, incontra i pastori delle montagne di Amalfi.
Verificando il loro profondo abbandono umano e religioso, sente la necessità di rimediare ad una situazione che lo scandalizza sia come pastore che come uomo colto e di legge.
Lascia così Napoli e con alcuni compagni, sotto la guida del vescovo di Castellammare di Stabia, fonda la Congregazione del SS. Salvatore.
Intorno al 1760 viene nominato vescovo di Sant’Agata, e governa la sua diocesi con dedizione, fino alla morte, avvenuta il 1 agosto del 1787.
E’ patrono dei teologi, dei confessori e dei moralisti.
Il suo emblema è il bastone pastorale e viene festeggiato ed onorato il primo di agosto, giorno appunto della sua morte, avvenuta a Nocera de’ Pagani in provincia di Salerno.

Cotolette di sant'Alfonso

Ma torniamo al perchè di queste cotolette a lui dedicate…
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, una volta ordinato sacerdote, per due anni si dedicò all’attività apostolica nel regno di Napoli.
Si guadagnò la reputazione di predicatore schietto e di confessore efficace, che evitava le ricercatezze e il rigorismo .
«È un piacere ascoltare le sue prediche: lei dimentica la sua persona e predica Gesù Cristo», gli fu detto.
Sì, lui trattava i penitenti come anime da salvare e non come criminali da punire o spaventare; si dice che non abbia mai rifiutato l’assoluzione ad alcuno, anche se c’era chi aveva da ridire sul suo comportamento.
Pensate che organizzò il gruppo dei “lazzaroni”, ovvero i disoccupati e sfaccendati di Napoli, che riuniva proprio in gruppi in modo che potessero così ricevere l’istruzione religiosa.
Addirittura una volta rimproverò uno dei membri che mostrava eccessivo zelo per il digiuno e ad un altro prete disse: «Dio vuole che per vivere mangiamo; se avete ricevuto delle cotolette, mangiatele e siate riconoscenti: vi faranno bene».
La storia cominciò a circolare e si volse a discredito di Alfonso: si disse che i gruppi erano società segrete di epicurei o quietisti o addirittura che facevano parte di una nuova setta chiamata “Le cotolette”.
Alcuni membri furono arrestati e Alfonso dovette spiegare che cosa fosse successo.

Da qui la ricetta di queste cotolette squisite…
Ma giustamente, proprio come dice sant’Alfonso, anche io lo voglio ripetere: sono troppo buone! Perchè quindi non mangiarle ed esserne grati?!

cotolette di Sant'Alfonso

Cotolette di Sant’Alfonso

Simona Milani
Le cotolette di Sant’Alfonso, impanate e arricchite da prosciutto e formaggio, prendono spunto da un’antica leggenda legata al santo
Preparazione 15 minuti
Cottura 10 minuti
Portata Portata principale, secondo piatto
Cucina a base di carne, Italiana, tradizionale
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 4 grandi fettine di carne magra per me tacchino
  • 2 uova
  • 100 g prosciutto cotto
  • 100 g fettine di formaggio, per me provola dolce
  • q.b pane grattugiato
  • q.b sale e pepe nero
  • q.b olio extravergine d'oliva

Istruzioni
 

  • Battere leggermente le fettine di tacchino con un pestacarne; sbattere in un piatto fondo le uova e passarci le fettine.
    Impanarle poi nel pane grattugiato, scuotendone leggermente l'eccesso.
  • Scaldare l'olio in una capiente padella antiaderente e cuocere le fettine, salando e pepando a piacere.
    Una volta ben dorate da ambo i lati, spegnere la fiamma ed adagiare le cotolette su un foglio di carta casa per eliminare l'eccesso di unto.
  • Accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 170° funzione statica.
    Adagiare le fettine in una pirofila da forno, posare su ciascuna di esse una fetta di prosciutto e sopra una di formaggio.
  • Lasciare in forno per 5-7 minuti e servire la cotoletta ben calda, col formaggio sciolto in superficie

Note

  • Io avevo il tacchino ma è possibile usare qualsiasi tipo di carne a fettine
  • ricetta presa dal sito della Pro loco Marianella QUI
Keyword cotolette, formaggio, prosciutto, sant’Alfonso
banner santi

Come sempre questo che vedete sopra è il nostro banner; io lo metterò a lato destro del blog così potrete cliccarci sopra per vedere tutta la raccolta delle nostre ricette.
Inoltre, ogni primo giorno del mese, la nostra rubrica “Alla mensa coi santi” arriverà puntuale da tutti voi ; come fatto finora, ognuna di noi vi parlerà di una ricetta legata ad un Santo in particolare, cercando di comporre anche un piccolo menù.

Questo mese io partirò appunto con le Cotolette di Sant’Alfonso, Miria ci presenterà la pagnotta di Santa Chiara, e Monica invece realizzerà i Tordelli di San Lorenzo

Qui sotto la nostra bellissima mappa interattiva, che ha ottenuto tantissime visualizzazioni e per questo vi ringraziamo!

Qui invece la bella sorpresa anche per questo mese… 
Il planner scaricabile e stampabile con il calendario del mese, un santo da festeggiare, una bella ricetta e tanto spazio per poter annotare le vostre cose e le vostre date importanti…
Stampatelo e tenetelo sul frigorifero, davanti alla scrivania, in cucina o dove vi va!
A noi piace tantissimo e speriamo che piaccia tanto anche a voi <3
Cliccate sull’immagine qui sotto e vi si aprirà il pdf relativo al mese di agosto, scaricabile e stampabile!!!

planner santi agosto 2022

Che altro dirvi amici ed amiche?! Continuate a seguirci con affetto, e se anche voi avete qualche ricetta particolare legata ad un santo, fatecelo sapere!
Grazie per averci seguito sin qui, vi mando un abbraccio ed un caro saluto
Buon mese di agosto a ciascuno di voi!
A presto

simona

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4 commenti

Daniela 2 Agosto 2022 - 14:39

Con questa rubrica scopro sempre delle notizie e delle ricette interessanti.
Queste cotolette devono essere molto gustose. Le proverò 🙂
Un abbraccio

Rispondere
Simona Milani 2 Agosto 2022 - 17:39

E’ fonte di arricchimento anche per noi, ogni volta é una scoperta.
Devi provarle queste cotolette, sono davvero appetitosissime!!

Rispondere
Natalia Piciocchi 1 Agosto 2022 - 17:14

Queste cotolette farebbero la felicità dei miei bambini. Una bella idea, diversa dal solito modo di portare la cotoletta in tavola.

Rispondere
Simona Milani 2 Agosto 2022 - 17:27

Assolutamente si! Vedrai che le divoreranno….
Un abbraccio!

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