Home pasticci salati - primi piatti Risotto giallo della mia nonna con mini-spiedini profumati alla salvia

Risotto giallo della mia nonna con mini-spiedini profumati alla salvia

di pensieriepasticci
risotto giallo con mini spiedini

Il risotto giallo allo zafferano è un piatto tipico della tradizione lombarda; qui la versione di mia nonna, arricchito con mini spiedini

Nello scorso post la Simo decantava le bellezze della Toscana, dei suoi luoghi di mare, della sua campagna, delle città d’arte….
Non dimentichiamoci però che le sue origini sono lombarde, anzi lombardissime, direi!

Sono nata, cresciuta, fidanzata e sposata sempre nel mio amato paesello di provincia, esattamente come i miei genitori.
Da parte materna, la mia nonna vantava origini comasche e milanesi; il nonno era un milanese doc, nato e cresciuto a Milano…
Come poi sia finito qua e conosciuto la nonna, sinceramente non lo so, essendo morto quando la mia mamma era piccola e quindi non avendolo mai conosciuto.
I nonni paterni invece erano lui della provincia di Varese, lei della bassa mantovana…beh, che dire: comunque lombardi anch’essi!
E quindi eccomi qua.

Sin da piccola la nonna Gina (nome completo Regina…la primogenita di 8 figli!) che mi accudiva quando la mamma e il papà andavano al lavoro, mi ha cresciuta facendomi adorare il risotto.
Era il suo piatto per eccellenza, lo realizzava in diversi modi, ma le sue versioni più gettonate erano quello ai fagioli, quello al vino rosso ( e se era in vena ci aggiungeva pure un pezzetto di luganega!) ma soprattutto LUI: il risotto giallo!

Come lo faceva lei…beh, nessuno, mai.
Forse perchè lo faceva LEI:.come rimaneva mantecato…come risultava saporito….io non sono mai riuscita a ritrovare quel sapore.
Mi ricordo che spesso le dicevo: “nonna, come è buono questo risotto! Cosa ci hai messo dentro?!”
E lei mi diceva…”eh, gh’ho mis denter…el cuin del ratt!” (traduzione: ci ho messo dentro il codino del topo, come per voler dire che c’era qualcosa di segreto e di particolare dentro a quel risotto!
Lei parlava solo in “meneghin”, in milanese che io so e capisco alla perfezione sempre grazie a lei!); che fosse la salvia l’ingrediente segreto?

Che bei ricordi…che mi porterò dentro per tutta la vita, grazie nonna.

La Gina, in verità, non era una grande amante della cucina, forse perchè viveva di rendita….
Nel senso che suo marito, il nonno che io non ho mai conosciuto, era cuoco e cucinava per una ricca famiglia milanese a domicilio.
In seguito alla sua malattia, che poi pian piano lo portò alla morte in giovane età, dovette lasciare questo lavoro importante e soprattutto sicuro, e si imbarcamenò come potè, per riuscire a mandare avanti la famiglia in tempo di guerra.
Preparava banchetti nuziali, lavorava qualche ora in una pasticceria, veniva chiamato per pranzi o cene a domicilio se serviva (questi i racconti di mia mamma e della nonna).
Fu lui ad insegnare alla nonna a far bene il risotto; il segreto, diceva sempre lei, stava nell’ usare del buon burro, del buon brodo, del buon riso e…farlo riposare alla fine.

Questa mia ricettina non vuole assolutamente riproporre il vero risotto alla milanese (che dovrebbe essere fatto col midollo di bue e in un certo modo).
Vuole provare a riproporre i profumi di una cucina lombarda casalinga, profumi che comunque sono legati ad un dolce ricordo, quello della mia infanzia e della mia adorata nonna Gina.

Ingredienti:
( per noi 3)
230 gr riso Carnaroli
1 bustina di zafferano
1 litro di buon brodo di carne
burro
mezzo bicchiere di vino bianco secco
qualche foglia di salvia
una bella manciata di parmigiano grattugiato
un pezzettino di cipolla bianca
Per i mini spiedini:
una confezione di mini-spiedini con carne e salsiccia di pollo e tacchino
un goccio di marsala
olio extravergine d’oliva
qualche foglia di salvia
sale e pepe

Preparazione:


Preparare un buon brodo di carne, circa un litro anche un pò di più, tanto è sempre buono in cucina se avanza…
Preparare gli spiedini: in una padella antiaderente scaldare un filo d’olio evo e rosolare gli spiedini da ambo le parti  a fiamma vivace; sfumare col marsala, aggiungere qualche foglia di salvia, salare e pepare a piacere e cuocere circa una decina di minuti.
In una casseruola per risotto mettere una noce di burro e rosolarci la cipolla tritata finissimamente insieme a qualche foglia di salvia, facendola imbiondire ma non friggere. Aggiungere il riso e tostarlo per bene, poi sfumare col vino bianco e far evaporare a fiamma vivace.
Togliere le foglie di salvia e unire lo zafferano, stemperato in una piccola tazzina con qualche cucchiaiata di brodo bollente; mescolare e aggiungere pian piano il brodo, sempre mescolando, sino a completa cottura (ci vorranno circa 15-20 minuti).
Spegnere il fuoco, regolare di sale se serve, aggiungere al risotto il parmigiano, mescolare bene e aggiungere una noce di burro; mettere il coperchio e lasciare riposare per circa 5 minuti.
La mia nonna diceva che questa fase di riposo è importantissima per la buona riuscita e la morbidezza del risotto…
Impiattare nelle pirofiline (precedentemente scaldate nel forno caldo per qualche minuto), aggiungere sopra ogni porzione uno o due mini-spiedini, irrorando anche con un pò di sughetto di cottura e guarnendo con una bella foglia di salvia fresca e profumata.
Portare in tavola e gustare…un piatto unico e ricco di sapore, che vi piacerà assolutamente!

 

Questa invece è l’immagine di come si presentava il mio balcone ieri mattina…
Come potete vedere i miei amici merli sono venuti a mangiare i semini che lascio sempre sul balcone per loro! E quando c’è tanta neve…si sa poverini quanta fatica fanno!
Spesso viene anche il pettirosso, ma queste impronte sono un pò grandine per essere le sue.

Come potete vedere qua ieri ha nevicato tantissimo…
Devo dire che questa volta mio marito mi ha un pò graziato, praticamente ha spalato quasi tutto lui: mi ha fatto un regalo meraviglioso!
Speriamo davvero che questo inverno ci saluti…al più presto; la neve è bella, però, che disagi.
Buon inizio settimana a tutti: oggi altra giornatina fredda e nevosa.
Alla prossima!

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48 commenti

Mary 21 Giugno 2013 - 21:20

Questi spiedini sono fantastici!
nuova iscritta, ti aspetto se ti va!
ciao

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Vado...in CUCINA 28 Febbraio 2013 - 13:27

Squisito…ho già l'acquolina in bocca

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speedy70 26 Febbraio 2013 - 21:07

un ghiottissimo piatto unico, che gusto Simona, sei sempre brava!!!!

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soleluna 26 Febbraio 2013 - 16:10

Simo un post meraviglioso ricco di ricordi indelebili. Il rosotto è divino ma non poteva diversamente con la maestra che hai avuto un abbraccio Luisa

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faustidda 26 Febbraio 2013 - 14:54

sono convinta che il tuo risotto sia migliore "dell'originale". Perché è bello, perché è saporito e perché è "condito" con tanti ricordi pieni d'affetto. Un bacio :))

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Damiana 26 Febbraio 2013 - 11:43

Regina,che bel nome,regale per una vera signora d'altri tempi.Che bello leggere un pò di lei,della sua cucina e del tuo nonno,che come cuoco mi ha affascinato!Grazie dolce Simo per come guardi le tue origini ed i tuoi affetti e grazie per l'immagine di questo pregiato risotto!
Un bacione…..ti ci vedo a spalare la neve,meglio spalare che stirare!

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Clara pasticcia 26 Febbraio 2013 - 11:42

cara Simo, mia nonna che abitava con noi e che per era una seconda mamma ha rappresentato e rapresenta molto nella mia vita. Il tuo post mi ha colpita…

Bellissima questa ricetta, ben mantecata e poi gli spiedini…una delizia deliziosa!!!

buona settimana, Clara

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Serena 26 Febbraio 2013 - 11:39

Simo, che dolcezza questi ricordi… anch'io ho avuto un nonno cuoco/pasticcere (all'epoca non c'erano tante distinzioni, si sapeva cucinare e basta, se lavoravi in un ristorante potevi lavorare anche in un laboratorio di pasticceria) e anche la mia nonna ha vissuto di rendita. Solo che lei, quando il nonno è morto, ha smesso di mangiare e si è lasciata andare… bando alle tristezze, il giallo vivo di questo risotto e i suoi spiedini sugosi fanno spuntare il sole anche con questo freddo!

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Ros Mj 26 Febbraio 2013 - 11:14

Dolce Simo, come sai io ho un debole per le nonne, che vedo come delle fate per i nipotini. Ho letto con gioia la storia dei tuoi nonni e ho apprezzato tanto la tua preparazione. Voi lombardi ci potete insegnare davvero tanto su come fare il re dei risotti :-). Grazie, amica mia!! Ti abbraccio forte

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Cucina con Dede 25 Febbraio 2013 - 22:41

Bella anche la presentazione!!!!

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Sara 25 Febbraio 2013 - 21:52

Un piattino delizioso e splendidamente presentato!!!

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Mammazan 25 Febbraio 2013 - 21:46

Cara Simo..un saluto veloce ed affettuoso: qui tutto bene fino ad ora.. speriamo che continui così..Poi ti telefono appena ci sono novità…
A proposito..ottimo il risotto con gli spiedini…mi hai dato un'idea per domani!!
Un bacione grande
p.s. anche qui tanta neve!!

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Vaty ♪ 25 Febbraio 2013 - 21:16

Stimo, mi hai commossa. So bene il forte legame che ti legava lei… E non potevi farle una dedica migliore con questo risotto veramente speciale.:-) Quegli spiedini mi ricordano tanto quelli thai sai? si mangiano proprio così con riso ma bianco. Un grande abbraccio e perdonami assenza Cara ma sono stata via…

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Emanuela Martinelli 25 Febbraio 2013 - 21:14

Questo risotto non pùò che essere fantastico!!! Saluti Manu

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rebecca 25 Febbraio 2013 - 19:32

non sarà quello della nonna , ma è un gran bel risotto , arricchito e bellissimo come lo hai presentato.
la neve, ancora ci fa compagnia , Roma non la vede spesso , ma piove e fa freddo !
un grosso abbraccio
ciao Reby

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Chiara Setti 25 Febbraio 2013 - 19:11

Ah Simo cosa mi hai fatto ricordare…la nonna è sempre la nonna!! Ottimo il tuo risottino! Un bacio

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dolcipensieri 25 Febbraio 2013 - 17:06

ciao
da brava comasca devo dire che questo risotto incarna tutti i miei piaceri del palato, ad un risotto così non direi mai no!!! adoro questi piatti unici non solo perchè sono un primo e secondo insieme ma unici perchè di tradizione di famiglia!!! buona serata

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colombina 25 Febbraio 2013 - 16:49

Che delizia di piatto, avvolgente come il tuo racconto, caldo ed invitate! Bravissima!

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Ivana 25 Febbraio 2013 - 16:24

Cara Simo, sai mi sono ritrovata nel tuo racconto (mi è piaciuto tantissimo…) anche per me, nata e cresciuta in Lombardia, il risotto giallo è il classico per eccellenza e mi porta indietro a quando ero piccola, era il piatto che preferivo in assoluto…. cucinato poi "a dovere" è fantastico e il tuo risutin lè… perfet. Bravissima ^.^ bacioni

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pensieriepasticci 25 Febbraio 2013 - 15:21

Grazie a tutte amiche mie, vi voglio bene…la nonna è stata troppo importante per me e questo post mi è uscito così di getto…….

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Ros 25 Febbraio 2013 - 14:58

Che bello questo post ricco di ricordi e di amore e meraviglioso questo risottino della nonna 🙂 un abbraccio, Ros

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La cucina di Esme 25 Febbraio 2013 - 13:45

A quanto leggo in giro è stato un we molto nevoso e in tanti avete praticato losport della spalatura della neve! Adoro i piatti delle nonne evocano ricordi e profumi di casa di famiglia 🙂 W nonna Gina e W tutte le nonne!!
baci
Alice

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Aria 25 Febbraio 2013 - 13:45

che post intenso, trasudail tuo amore per la nonna…ebellissimi ricordi di bambina, solari come quei piatti!

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Letiziando 25 Febbraio 2013 - 13:36

Una ricetta che scalda, sotto ogni punto di vista, sia il cuore che il palato 🙂

Ti abbraccio forte forte

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l'albero della carambola 25 Febbraio 2013 - 12:50

Commossa anch'io come la Ely…da milanese ti devo dire che questo post mi ha davvero emozionata. E la ricetta, la ricetta della nonna è di quelle da custodire gelosamente e tramandare…Bravissima!
simo

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elenuccia 25 Febbraio 2013 - 12:42

Non sono lombarda ma adoro il risotto. Adoro quel suo essere cremoso, scioglievole e avvolgente. Lo preparo spesso e quello con lo zafferanoo e' uno dei miei preferiti.

Chissa' che delizia doveva essere quello di tua nonna. Le nonne hanno quel tocco magico che rende i loro piatti deliziosi

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pensieriepasticci 25 Febbraio 2013 - 10:57

Scusa Mamilù, ma chi sarebbe? la prossima volta scrivimi in privato…

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Mamilu 25 Febbraio 2013 - 11:40

Si scusamii hai ragione!! Ciao

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eli 25 Febbraio 2013 - 10:56

Com'è bello il tuo post pieno di ricordi e sentimenti che mi hanno riportato a ricordare le mie nonnine di cui ho un bellissimo ricordo 🙂
Che buono il risottino giallo, lo faccio spesso, ma non ci metto il cuin del ratt eheheheheheh! (niente ingredienti segreti)
Un bacio!

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Mamilu 25 Febbraio 2013 - 10:49

Che carina e dolce la tua nonnina! Mi piace un sacco qst risotto ma a casa mia il riso e' bandito x il mio grandone a cui proprio nn va giu'! Magari propongo i tuoi spiedini golosi!
Aporoffitto del passaggio che nn sempre mi riesce xche' ho visto che hai commentato una presentazione di un piatto in un blog le cui immagini sono prese parii pari da un librettino x la pappa dei piccoli e spacciato x sua e mi dispiace che si prenda in giro ancora una volta la buona fede delle "commentatrici"! Ha pure partecipato ad un contest con un'immagine sempre tratta dal medesimo libro, che magari chi nn ha bimbi tanto piccoli nn ha nella sua libreria!!! Scusami magari nn e' la sede giusta x dire qst cose!!! Ciao luisa

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Ketty Valenti 25 Febbraio 2013 - 10:23

Che magnifico risotto io ne sono ghiotta e quei mini spiedini….i ricordi che ti accompagnano sono ancora più preziosi.Affettuosamente
Z&C

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Dolci a gogo 25 Febbraio 2013 - 9:51

Una ricetta tesoro bello cosi ricca di ricordi davvero emozionanti e la visione è davvero di quelle super appetitose amica mia!!!bacioni,Imma

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Claudia 25 Febbraio 2013 - 9:44

Bè nopn sarà stata una chef eccezionale tua nonna Gina.. ma se ricordi uno strepitoso risotto.. evidentemente in quelle poche pietanze era insuperabile.. Mi fa pensare a mia mamma… cmq.. t'è venuto bellissimo.. giallo giallo.. e l'ingrediente segreto secondo me di tua nonna davvero erano le codine di topo! ahahaah che divertente .-)Un abbraccione.. e buona giornata

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Mary 25 Febbraio 2013 - 9:42

BUONISSIMO IL RISOTTO.

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Love at every bite! 25 Febbraio 2013 - 9:38

mmm anche se qua fa tanto caldo..un risottino giallo ci starebbe proprio bene! un bacione

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framboise 25 Febbraio 2013 - 9:27

I ricordi lasciati dai nonni sono sempre speciali..Bel post e bel piatto!
http://basilicopistacchioenonsolo.blogspot.it/

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Federica Simoni 25 Febbraio 2013 - 9:21

splendido piatto Simo, creato con amore!baci!

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Ritroviamoci in Cucina 25 Febbraio 2013 - 9:05

Io mi prenoto subito per un piatto di questo risotto invitantissimo, ma il vero piacere sarebbe mangiarlo insieme chiacchierando :o)
Anche qui c'è un ingrediente segreto: l'amore :o*

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Geillis 25 Febbraio 2013 - 8:40

Hai ragione, la neve è bella ma non rende più facile la vita: noi di Roma non siamo abituati, è un evento fuori dal normale (l'anno scorso la città di è paralizzata per due settimane) mentre sicuramente siete più attrezzati: secondo me però ha comunque un fascino, una spruzzatina ogni tanto mi piacerebbe. Che tenerezza il tuo racconto dei nonni, sono quei ricordi che ti porti dentro per sempre, che ti riscaldano il cuore, come questo risotto che sembra davvero una delizia!

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Ely Mazzini 25 Febbraio 2013 - 8:32

Ciao Simo, mi hai fatto venire in mente tanti ricordi!! Sono stata crescita anche io dalla mia nonna che parlava soltanto in milanese, quindi lo capisco benissimo!!!
Il risotto giallo lei lo preparava accompagnato dagli ossibuchi in gremolata!!! Il tuo con questi spiedini è strepitoso, buonissimo soprattutto perché pieno di dolcissimi ricordi!!! Bravissima!!!
Bacioni, felice settimana :))

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Kittys Kitchen 25 Febbraio 2013 - 8:27

bè con le tue origini e sopratutto la scuola di tua nonna, scommetto che il tuo risotto è buonissimo… Per me che sono romana non è usanza mangiarlo spesso quindi quando vedo questo risotti gialli ne resto sempre ammaliata.
buonissima preparazione. Buona settimana

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Elisa 25 Febbraio 2013 - 8:13

Bello il ricordo della nonna ^_^ E ottimo questo risotto!
Un bacione

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Ely 25 Febbraio 2013 - 8:09

Oh Simo.. me l'è bel chel risutin chi. 😀 Davvero una bontà, tesoro, una poesia che mi fa tanta tenerezza come i tuoi ricordi, perchè 'ul risott gialt' è qualcosa che mi porta indietro tra profumi e ricordi. Il tuo è stupendo e unico come ciò che dolcemente ci racconti. Sei di una tenerezza immensa e il tuo post di oggi mi è proprio tanto piaciuto. Un abbraccio stretto stretto, puresìn 🙂 Quelle zampette sulla neve sono un amore, ma speriamo che presto torni il sole..!! TVB!

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Federica 25 Febbraio 2013 - 7:48

Sai che la mia mamma si chiama Gina? Ma diminutivo di Ginetta. Ho fatto un sobbalzo a sentire il nome della tua nonna. Dolcissimi i tuoi ricordi e deliziosa la ricetta della nonna. Un gustosissimo piatto unico. Un bacione, buona settimana

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sabina 25 Febbraio 2013 - 7:46

ma quanta tenerezza in questo post, ti ho letta molto volentieri e la nonna è sempre la nonna.
Delizioso questo risottino
bacioni

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Valentina 25 Febbraio 2013 - 7:40

se hai ragione sul buon brodo!!! ricordo la differenza di fare il risotto con quello di cappone!belissimo cosi' giallo

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Ely Valsecchi 25 Febbraio 2013 - 7:39

Mi hai commosso di lundì mattina, sarà che in questi giorni ho la lacrima facile ma questo post mi è particolarmente piaciuto per come ti sei raccontata… Eil risutin giald l'è una buntà!!!!! L'aggiunta dello spiedino poi lo rende uno splendido piatto unico! Un bacione

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Memole 25 Febbraio 2013 - 7:36

Squisito questo risottino…e l'aggiunta degli spiedini è ancora più sfiziosa!!!

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