Quest’estate, a casa, ho letto molto poco…il caldo era talmente opprimente che non riuscivo neppure a concentrarmi nella lettura. Ho preferito sfogliare riviste, magari vedere un po’ di tv, ma devo ammettere che mi sono sentita assolutamente destabilizzata….e si che io amo alla follia questa stagione, ma con quel caldo…facevo fatica pure a stare in piedi!
Al mare però tutto è cambiato…lì, a parte i primi giorni dove dormivo come un ghiro in letargo, poi ho riacquistato la voglia di fare, la voglia di leggere soprattutto! Non c’è cosa più bella per me che leggere in spiaggia, magari sotto all’ombrellone, ma meglio ancora al fresco di qualche bel pino o albero secolare…all’Elba, solitamente nel pomeriggio mi appartavo in piscina, all’ombra di qualche pino marittimo, con la musica dolce in sottofondo, e….lì mi estraniavo da tutto e mi immergevo appieno nella mia lettura. Uno dei libri che ho letteralmente divorato è stato questo di Sveva Casati Modignani, “Il diavolo e la russumata”…mi è piaciuto un sacco, ho un po’rivissuto alcune scene della mia infanzia in campagna, qui nel mio paesino alle porte di Milano. Alcune abitudini, modi di dire, ricette e piatti….erano anche quelli della nonna Gina, che praticamente mi ha cresciuta, visto che mamma e papà lavoravano ed io trascorrevo gran parte del mio tempo con lei, anche le vacanze!
…pensate che la “Rusumada” era anche una delle mie merende preferite…
1943, Milano è sotto le bombe degli Alleati. Una famiglia è sfollata in una cascina fuori città. Una bambina affidata alle cure dei nonni cresce immersa in un universo rurale, dove ha inizio il suo apprendistato alla vita.
La bambina protagonista di questo libro è Sveva Casati Modignani, la quale affida per la prima volta a un racconto autobiografico i ricordi della sua infanzia, che si intrecciano con la memoria di cibi e sapori. Sono anni di fame, di mercato nero e di succedanei. Le donne si ingegnano a cucinare con fantasia i pochi ingredienti di cui dispongono. Nel racconto i ricordi dell’infanzia spaziano tra ricette golose e le attività solitarie della bambina che osserva silenziosa il mondo degli adulti sempre indaffarati: tra questi una nonna amorevole e un po’ ruvida, che la crede posseduta dal Diavolo, e una mamma che, incapace di esprimere altrimenti il suo amore, cuce per lei abitini raffinati e cucina cibi gustosi.
Il libro include un ricettario, con i piatti della cucina lombarda rivisitati dalle consuetudini di famiglia, tutti singolarmente commentati dall’autrice che rievoca con rara autenticità una cultura gastronomica radicata nel territorio, in un mondo di tradizioni e sapori dimenticati.
“Il Diavolo e la rossumata” è un racconto personale, intenso, ironico, al quale non mancano tuttavia momenti intimi e a tratti drammatici, in cui Sveva Casati Modignani svela ai suoi lettori qualcosa di sé.
Sulla mia tavola porcellane, pentole e posate Wald Domus Vivendi collezione attimi di impronte
Così, mi è venuta voglia di provare una delle “ricette del ricordo” di Sveva…fra le tante, alcune per me tanto care, come la rusumada appunto, o gli uccellini scappati, ecco che mi è saltato subito all’occhio questo risottino, realizzato con le pesche bianche.
Chi ha letto il mio ebook sa che sia il risotto che le pesche sono fra i miei cibi preferiti in assoluto: l’uno è il piatto del conforto e del ricordo, così appagante, morbido e pacioso…le altre le adoro per il loro sapore e freschezza, anche se ultimamente mi creano qualche problema di intolleranza, se non sono cotte o ridotte in confettura.
Quindi largo a questo delizioso e incredibile risotto alle pesche bianche….delicato, particolare, profumatissimo e squisito: mi ha piacevolmente conquistata!
Ho voluto apportare una piccola variante rispetto all’originale, spero che Sveva non me ne voglia…ho aggiunto una piccola nota di basilico, che secondo me si è amalgamato alla perfezione nell’insieme di gusti, profumi e consistenze del piatto. Voglio proporlo anche a voi, insieme alla lettura del romanzo, piacevole, a tratti divertente e per me anche delicato ed emozionante: leggendolo, pagina dopo pagina, mi sembrava di riascoltare i racconti della mia amata nonna, come se fosse ancora qui con me!


- per noi tre
- 210 g riso Carnaroli
- 3 pesche bianche
- 2 cucchiai di olio d'oliva
- mezzo limone bio non trattato
- 4 foglie di basilico e qualcuna per la decorazione finale del piatto
- 1/2 bicchiere vino bianco secco
- brodo vegetale circa un litro
- parmigiano grattugiato per mantecare
- sale
- Per prima cosa lavare, sbucciare e denocciolare le pesche; farne mezza a fette e le altre a pezzettoni.
- In una casseruola mettere l'olio, aggiungere i pezzettoni di pesche, tenendo da parte le fette per la decorazione finale, spremere il succo del mezzo limone e grattugiarne finemente la scorza (importante non mettere la pellicina bianca, ma solo la parte gialla).
- Unire succo e scorza alle pesche; rosolare bene ed unire il riso, mescolando delicatamente.
- Tostare per alcuni minuti, poi sfumare col vino e lasciare evaporare completamente.
- Versare un mestolo di brodo bollente e portare a cottura il riso, aggiungendo man mano il brodo sempre mescolando.
- Una volta arrivato a cottura, sminuzzare il basilico con una forbice ed aggiungerlo al risotto, regolare di sale a piacere e aggiungere il parmigiano, mantecando delicatamente con un cucchiaio di legno.
- Mettere il coperchio e lasciar riposare il risotto un minuto a fiamma spenta.
- Servire con le fettine di pesca tenute da parte e qualche fogliolina di basilico.
Beh, credetemi…una vera delizia!
Visto che le pesche ormai stanno per salutarci per darci appuntamento al prossimo anno, alla prossima estate…direi di approfittarne deliziandoci alla grande…spero di non annoiarvi, ma ho ancora un’altra ricettina a breve da proporvi, proprio realizzata con questo frutto meraviglioso, che sia io che mia figlia abbiamo apprezzato alla grande.
Ringrazio quindi Sveva Casati Modignani per avermi fatto scoprire ed amare questa ricetta , bella e delicata come il romanzo da cui è stata tratta….e davvero grazie di cuore anche per avermi riportato alla memoria tanti bei ricordi intensi, dolci e struggenti!
E se per il fine settimana desiderate un dolcetto semplicissimo, goloso ed appagante….beh, su Ifood qualche giorno fa è stata pubblicata la mia ricettina del Crumble alle mele e speculoos, profumato al Rum.
Semplicissima da fare, golosa quanto basta, profumatissima, e….che volere di più?! Provatela…noi l’abbiamo adorata!
A presto, e a tutti voi un caro saluto
30 Comments
Rebecka
28 Settembre 2015 at 13:52Ma quanto sono belle le Wald. Le adorissimo. Ci spenderei il mio intero capitale se potessi.
E questo risotto profumato? Gnammmm
pensieriepasticci
28 Settembre 2015 at 14:32grazie cara! Bacione
elisa cecilia
18 Settembre 2015 at 14:37Ciao Simo, questo risotto con le pesche mi incuriosische e basilico mi stuzzica, sono curiosa di sperimentarne il sapore. Per la lettura, be’, fino all’anno scorso mi mettevo da parte una montagnola di libri e mentre mi arrostivo al sole me li leggevo, quest’anno invece ….niente sole e niente lettura …impegnata in altre cose come sai, e poi il caldo mi ha un po’ fuso il cervello e quindi appena passerà mi prenderò la rivincita su tutto. Ahahah. Buon fine settimana a te e a tutta la tua bella tribù. Un bacione. 🙂
pensieriepasticci
18 Settembre 2015 at 18:36Dovresti proprio provarlo, amica mia. Non te ne pentirai assolutamente, credimi!
A proposito della lettura, credo che il caldo abbia rotto un po’ le uova nel paniere a molte persone, me compresa, destabilizzandole un bel po’. Ora che il freschetto è ritornato la voglia di leggere tornerà vedrai. Per me è stato così….
E credo anche che questo libro ti piacerà molto…
bacioni e buon fine settimana a te!
silvia
18 Settembre 2015 at 11:35Sai che io invece abbandono la lettura in estate? preferisco altre attività da più movimentate! comunque non ho mai assaggiato il risotto con le pesche, l’unica variante che ho gustato è stata la classica pere e formaggio…direi che la tua versione stuzzica l’appetito! e il dolcetto poi…oh oh quello l’ho visto su IFood 🙂 altro che speculoos che spettaculoos!! ahaha ciaooo
pensieriepasticci
18 Settembre 2015 at 18:37eh, anche in fatto di lettura, ognuno poi ha le proprie abitudini amica mia…
Tornando al risottino, a noi è piaciuto moltissimo, ti consigli odi provarlo e poi mi dirai 😉
E grazie anche per il dolcetto, ahahaha…te ne invio virtualmente una cocottina!!! Non la rifiuti, vero?!
bacione
Mila
18 Settembre 2015 at 10:56Sto anno non sono riuscita a leggere nulla, aperto 3 volte lo stesso libro ora l’ho infilato sotto al letto per non vederlo…non so se è stato il caldo, la pigrizia che mi ha attanagliato per giorni e settimane…
Speriamo di riprenderci con le vecchie abitudini tra cui preparare i risotti (ieri ho fatto quello di zucca!!!)
Buon week end
pensieriepasticci
18 Settembre 2015 at 18:38Ah, ti capisco…l’ho anche scritto, è stata la stessa cosa per me!
Ma il freschetto riporta tutte le vecchie e care abitudini, eheheh 😉
Un abbraccio e buon fine settimana
Susanna
18 Settembre 2015 at 10:38Cara Simo, leggo poco ultimamente ma questo libro lo hai descritto in modo assai invitante, come peraltro la ricetta del risotto. Ma perchè non riesco a vincere la ritrosia di vederlo abbinato alle pesche? Dev’essere una difficoltà tutta personale, questa mia!
Un abbraccio e buon fine settimana
Susanna
pensieriepasticci
18 Settembre 2015 at 18:40Buongiorno carissima, questo libro secondo me ti piacerà tanto, sai?! E’ molto zeppo di ricordi legati alla terra, alla campagna lombarda, al passato…
E tornando al risotto…beh, io ero come te sino a qualche anno fa…poi ho iniziato a sperimentare e credimi, tutto è cambiato!
Prova, ti dico che ne resterai piacevolmente stupita… 😉
Bacione e buon we!
Serena
18 Settembre 2015 at 10:27Non so se mi ha incantato di più la tua recensione, che mi ha fatto scoprire una Sveva “diversa”, che non mancherò di leggere, o la carrellata di suggestive foto… purtroppo non amo le pesche, ma questo post mi è piaciuto moltissimo
pensieriepasticci
18 Settembre 2015 at 18:40Sere, il libro ti piacerà…pesche a parte ci sono un mucchio di ricettuzze che tu ami di sicuro, cotture a fuoco lento, ad esempio… 😉
bacione grande
petitpatisserie
18 Settembre 2015 at 9:36ohhh…..ma questa è una delizia da provare….Ho letto risotto e poi dolce…e sono corsa qui a leggere!!
Anche io purtroppo riesco a leggere solo in estate al mare…ma sempre megli di niente e poi un bel libro è capace di regalarti emozioni che continui a portarti dentro..
Bacioni,sempre brava,buona giornata
Serena
pensieriepasticci
18 Settembre 2015 at 18:41ehehehe grazie per essere arrivata di corsa, mia cara!
Un bacione a te, e ti aspetto ancora…a prestissimo! 😉
Silvia Brisi
17 Settembre 2015 at 22:24Ciao Simo!! Che sfizioso questo risotto!! Mi incuriosisce un sacco, e anche il romanzo!!
Un abbraccio!!
pensieriepasticci
18 Settembre 2015 at 18:42Ma grazie carissima…un abbraccione a te e buon fine settimana
Peanut
17 Settembre 2015 at 19:09M in curiosisce veramente parecchio questo risotto, con la frutta ne ho provati (pera, mela, mirtillo..) e mi son sempre piaciuti, in più ho testato anche l’abbinamento pesca-basilico e devo dire che è proprio ben riuscito! Quindi non vedo perchè aspettare ad unire tutto insieme!;) buono!
pensieriepasticci
17 Settembre 2015 at 19:49…allora devi assolutamente affrettarti a provare anche questa variante, che in più ha anche il tocco del limone ed è assolutamente fresca e squisita!
Grazie ed un abbraccione
Elena
17 Settembre 2015 at 18:14Anche io ho divorato questo libro, mi è piaciuto tantissimo 🙂 E poi noi adoriamo la Rusumada 🙂
Questo risotto è da provare mi attira tantissimo! Un bacione
pensieriepasticci
17 Settembre 2015 at 19:50provalo cara…è un piatto completo saporito e leggero, anche x chi sta a dieta 😉 Bacioni!
Cecy
17 Settembre 2015 at 17:57Stringo i denti e vado avanti.. Ma è dura.. Molto dura…??
pensieriepasticci
17 Settembre 2015 at 19:50<3 dai dai che sei forte!
Antonella
17 Settembre 2015 at 13:24Ciao SImona, leggere è uno dei miei passatempi preferiti e d’estate anche io recupero un po’ di arretrato. Non ho mai letto questo libro si Sveva Casati Modignani, ma il risotto che presenti è da provare, non ho mai provato un risotto con le pesche, mi attira molto. Baci.
pensieriepasticci
17 Settembre 2015 at 16:13Grazie cara, se ami leggere e vuoi una lettura bella, che sa di tempi andati e di belle abitudini di una volta, questo è il libro giusto per te…corredato anche da tante belle ricette lombarde.
Un abbraccio e buon pomeriggio…fammi poi sapere se ti piacerà il risotto, ok?!
Andreea
17 Settembre 2015 at 11:50Mi piace tantissimo questi abbinamenti ed è un pò che lo voglio fare, ma non tutti in famiglia gradiscono. Mi sa che devo fare anche solo per metà , solo per quelli che mangiano, fino a che le pesche non finiscono. Molto buono !
pensieriepasticci
17 Settembre 2015 at 12:16beh, guarda anche da me eravamo un pò dubbiosi, ma…ci è piaciuto un sacco! Davvero! Ti stupirà… 😉
Un abbraccio
Fabio
17 Settembre 2015 at 11:08Anche io adoro leggere in spiaggia, al fresco ed immergermi nella lettura, oltre che in acqua 😀
Mi piace questo risotto, mi incuriosisce il sapore, davvero interessante.
Fabio
pensieriepasticci
17 Settembre 2015 at 11:37Grazie Fabio, lo devi proprio provare….io sono sempre un po’ titubante con la frutta nei piatti salati, ma qui mi son dovuta ricredere alla grande!
Un caro saluto
Cecy
17 Settembre 2015 at 9:40Io come te adoro, ardorissimo, il riso e le pesche…???poteva forse lasciarmi indifferente questa ricetta, corredata da un’introduzione ancor più elegante e sofisticata??? Come al solito, e’ sempre un piacere leggere il tuo blog!!!!! Ti lovvo!!!!!❤️ Cecy
pensieriepasticci
17 Settembre 2015 at 11:38Grazie carissima…son contenta che ti abbia conquistata, provala…un piatto completo, goloso e ricco di sapore!
Un grande abbraccio e buona giornata
Come stai?! 😉